Il governo italiano ha annunciato che a partire dal venerdì 13 ottobre riprenderanno le attività di riscossione delle cartelle esattoriali, coinvolgendo circa 15 milioni di cittadini, tra cui oltre 2 milioni di artigiani e partite IVA. Questa decisione permetterà all’Agenzia delle Entrate e ai Comuni di riprendere le operazioni di recupero dei crediti, compresi i pignoramenti di stipendi o pensioni.
Il decreto Agosto aveva precedentemente fermato la riscossione coattiva fino al 15 ottobre, ma ora sia l’Agenzia delle Entrate che gli enti locali avranno il via libera per riprendere le attività normali. Questo significa che i cittadini saranno chiamati a saldare le loro cartelle esattoriali e altre spese arretrate. Ci sono attualmente circa 9 milioni di cartelle esattoriali in arrivo per i contribuenti italiani, e l’arretrato della riscossione ammonta a circa 130 milioni di cartelle, avvisi di addebito e avvisi di accertamento esecutivo.
I volumi del decreto
Secondo i dati ufficiali forniti dal direttore della struttura, Ernesto Maria Ruffini, su 18 milioni di soggetti iscritti a ruolo, 15 milioni sono cittadini non titolari d’impresa con cartelle per multe e simili, mentre 2,5 milioni sono artigiani e partite IVA. I restanti 3 milioni riguardano società, fondazioni, enti o associazioni. In dettaglio, ci sono 859 mila crediti singoli con importi superiori a 100 mila euro, corrispondenti al 0,4% dei 220 milioni di crediti totali, per un totale di 626 miliardi di euro. Ci sono anche 47,5 milioni di crediti con importi residui tra mille euro e 100 mila euro, che ammontano a 305 miliardi di euro di arretrato. Infine, ci sono 171 milioni di crediti singoli inferiori a mille euro, corrispondenti al 5,6% del carico residuo, per un totale di 55 miliardi di euro.
Il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha rassicurato i cittadini affermando che non tutto dovrà essere pagato immediatamente, specialmente perché l’attività ordinaria riprenderà. Lo Stato ha l’obiettivo di recuperare complessivamente 6,4 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi provengono dalle sanatorie (rottamazioni e saldo e tralcio).
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Fonte: Debitionline.net