I debiti tributari sono una delle passività più comuni e più temute dai debitori. Un peso sul proprio bilancio personale o imprenditoriale, che spesso può nuocere al percorso di sostenibilità della propria attività di impresa.
Ma come risolvere una situazione di eccessivi debiti tributari? Come possiamo abbandonare una volta per tutte il sovraindebitamento?
Cosa sono i debiti tributari
Per scoprirlo… andiamo con ordine. Ricordiamo innanzitutto che i debiti tributari sono tutti i debiti che si riferiscono alle imposte. Pertanto, possono essere ricondotti in questa voce:
- IVA,
- IRES,
- IRAP,
- IRPEF,
- Imposte di fabbricazione,
- imposte sostitutive,
- ritenute sui redditi da lavoro dipendente,
- ritenute sui redditi da lavoro autonomo,
- debiti relativi ad accertamenti o contenziosi definitivi,
- ritenute sui redditi di capitale.
Si tratta, in buona sostanza, di un elenco piuttosto ricco ed eterogeneo, che per sua natura può interessare chiunque.
Il certificato delle passività tributarie
Chi è interessato ad ottenere una situazione aggiornata dei propri debiti tributari, può farlo richiedendo all’Agenzia delle Entrate il relativo certificato unico, un documento che contiene l’indicazione dei debiti che risultano all’anagrafe tributaria, con riferimento a atti, contestazioni in corso, contestazioni già definite per cui i debiti non sono stati soddisfatti.Dal prospetto del certificato sarà così possibile desumere alcune importanti informazioni come:
- tipologia dell’atto da cui è scaturito il debito,
- numero identificativo dell’atto,
- anno di imposta,
- data di notifica,
- importo residuo dovuto,
- eventuale presenza di una rateizzazione in corso,
- presenza o meno di istituti definitori.
Come risolvere una situazione di sovraindebitamento
Una volta ottenuto il certificato dei debiti tributari, il debitore potrà evidentemente comprendere se si tratti di una situazione sostenibile o meno.
Ebbene, nel caso in cui si ricada in una condizione di sovraindebitamento, non vi è alcun timore nel fronteggiarla! La legge ha infatti introdotto diversi strumenti che possono essere di grande aiuto al debitore che intende cercare di porre rimedio alla propria situazione di “troppi debiti”, permettendogli di ritrovare in tempi rapidi un equilibrio economico finanziario congruo con la propria disponibilità.
Per esempio, ricordiamo in questa sede come sia a disposizione dei debitori il piano del consumatore, un programma per ripagare i debiti, che il debitore potrà presentare al tribunale, e per approvare il quale non è nemmeno richiesto l’assenso dei creditori.
Oppure, ricordiamo altresì l’esistenza dell’accordo di composizione della crisi. Simile a un mini-concordato, prevede che il debitore trovi l’intesa con i creditori che rappresentino almeno il 60% dei debiti, rimodellando in questo modo la propria esposizione passiva.
Ancora, si può pur sempre ricorrere alla liquidazione del patrimonio. Spesso usata a margine delle due procedure appena riportate, permette al debitore di mettere in vendita i propri beni, a valore di mercato, utilizzando il ricavato per estinguere i debiti contratti.
Insomma, tante procedure da analizzare e da valutare con fiducia, per scoprire che la strada di uscita dai debiti non è mai stata così semplice!