Quando si cercano informazioni sulla ristrutturazione del debito privati, le risposte più diffuse che è possibile trovare ricadono su quelle introdotte dalla legge n. 3/2012, successivamente modificata con il d.l. 179/2012, che ha apportato al nostro ordinamento alcune nuove procedure per poter permettere al debitore di liberarsi dai debiti.
Si tratta di procedure che, d’altronde, sono ben inquadrabili proprio all’interno del contesto di ristrutturazione del debito privati, considerato che:
- sono rivolte proprio ai consumatori e, più in generale, ai soggetti che sono esclusi dalle procedure fallimentari,
- si trovano in una situazione di grave squilibrio finanziario,
- non possono far fronte agli impegni assunti.
Con queste premesse, la legge sul sovraindebitamento permette di ridurre o di cancellare i debiti che sono stati contratti con il fisco e con altri creditori attraverso tre pratiche iniziative.
Vediamole brevemente insieme.
Il piano del consumatore nella ristrutturazione del debito privati
All’interno delle procedure di ristrutturazione del debito privati è probabilmente quella più conveniente. Utilizzabile solo da persone fisiche, permette a chi si trova in una situazione di squilibrio finanziario di poter presentare al Tribunale un piano in cui propone come e quanti debiti ripagare.
Il piano viene poi passato al vaglio di un organismo di composizione della crisi. Se accettato dal giudice, il privato potrà poi pagare parzialmente i propri debiti, senza che vi sia necessario bisogno di liquidare il proprio patrimonio.
Accordo di ristrutturazione
Vi è poi l’accordo di ristrutturazione dei debiti, una procedura utilizzabile sia da privati cittadini (consumatori) e che da altri soggetti, purché fallibili.
Dalle caratteristiche simili a quelle di un mini-concordato, il piano deve essere approvato e sottoscritto dai creditori che rappresentano almeno il 60% dei crediti.
Liquidazione del patrimonio
In aggiunta alle due procedure che sopra abbiamo introdotto, c’è altresì la liquidazione del patrimonio.
Come intuibile, la procedura prevede che il debitore liquidi i beni in suo possesso – compresi quelli che sopravvengono – per ripagare i propri debiti, ad eccezione di:
- crediti impignorabili,
- crediti aventi carattere alimentare e di mantenimento,
- quanto necessario al sostentamento del debitore e della sua famiglia,
- frutti che derivano dall’usufrutto legale sui beni dei figli,
- beni costituiti in fondo patrimoniale.
Al termine di ciascuna delle procedure, se portata correttamente a compimento, il soggetto potrà altresì godere dell’effetto della esdebitazione. Si procederà quindi alla cancellazione di tutti i debiti non ripagati, come da previsione del piano, permettendo al debitore di ritrovare una nuova serenità finanziaria.
Considerate le particolarità e le diverse caratteristiche di ogni singola procedura, il nostro consiglio non può che essere quello di indirizzare il debitore verso una consulenza personalizzata presso un professionista nella gestione del debito, che possa consentire al soggetto interessato dal sovraindebitamento di comprendere in che modo sia possibile uscire dal proprio tunnel dei troppi debiti, ritrovando in maniera tempestiva un nuovo equilibrio finanziario.