Il debitore è colui che, avendo ricevuto una somma di denaro e o un altro bene di valore in prestito, deve rimborsare tale passività (debito), in data futura, secondo modalità e termini concordati.
Si tenga conto che generalmente il prestito è fruttifero. Ne deriva che il debitore, oltre alla restituzione del capitale / bene ottenuto, dovrà anche corrispondere una somma a titolo di interessi. Diverso è invece il discorso sui prestiti a titolo gratuito o infruttiferi, per i quali vale la sola restituzione di quanto ottenuto in prestito.
Debitore e rate: un rapporto da controllare
Il debitore non è, di per sé, una figura “anomala” all’interno del sistema economico. Anzi, è lecito affermare che contrarre dei debiti è un’evoluzione del tutto normale all’interno della propria vita personale e professionale. Non tutti hanno prontamente delle somme di denaro da destinare al soddisfacimento delle proprie esigenze. Dunque, la disponibilità di un creditore o di un finanziatore è ciò che serve per esaudire i propri bisogni personali, familiari o professionali.
L’elenco delle situazioni a margine delle quali si diventa debitore è evidente numeroso. Si pensi a quando si contrae un mutuo per l’acquisto di una casa, oppure un finanziamento per una nuova auto. Ancora, si pensi all’utilizzo di una linea di credito per le carte revolving, o all’acquisto di un elettrodomestico mediante un credito al consumo.
Sovraindebitamento: ecco come uscirne
Fin qui, niente di strano o di particolarmente pericoloso. Diventare debitori, almeno qualche volta nella propria vita, rientra nella norma evoluzione della propria situazione finanziaria.I problemi, semmai, sorgono nel momento in cui il debitore accumula troppi debiti rispetto alle proprie capacità di rimborso. Ovvero, quando le rate che deve pagare diventano semplicemente maggiori rispetto alle proprie entrate, al netto delle voci di spesa di sostentamento proprio e della propria famiglia.
È questa una situazione purtroppo non rara, che spesso è figlia di qualche grave imprevisto nella propria vita. Il debitore inizia a rimborsare regolarmente le proprie rate ma… la perdita del lavoro, una malattia, un infortunio o altre spese extra, lo costringono a cambiare radicalmente i propri piani.
È logico pensare che una simile deriva non debba costituire, per il debitore, una condanna a vita. Ed è proprio per questo motivo che il legislatore, con la legge n. 3/2012, è voluto intervenire su questo tema introducendo una serie di procedure utili per poter risolvere la crisi da sovraindebitamento, come:
- il piano del consumatore,
- l’accordo di composizione della crisi con i creditori,
- la liquidazione del patrimonio.
Data la complessità e l’elevata personalizzazione di ciascuna di queste procedure, il nostro suggerimento non può che essere quello di ricorrere prontamente alla consulenza di un professionista esperto nella gestione dei debiti, che possa accompagnare il debitore nella corretta valutazione di caratteristiche e benefici di ciascuna procedura, e seguirlo nel raggiungimento dei propri obiettivi!