I debiti INPS sono debiti generalmente sorti in seguito all’accumulo di ritardi nel versamento dei richiesti contributi previdenziali.
Ma come si possono pagare i debiti INPS? Quali sono le opportunità per poterli rateizzare? E quali altre strade sussistono per poter risolvere il proprio indebitamento con debiti INPS?
Rateizzare i debiti INPS
Iniziamo con il rammentare che la rateizzazione dei debiti INPS è una modalità di pagamento rateale dei propri debiti nei confronti dell’istituto previdenziale.
Il contribuente che desidera poter procedere con tale rateizzazione, dovrà dunque presentare un’unica domanda che comprenda tutti i debiti contributivi in fase amministrativa, denunciati dal contribuente e accertati alla data di presentazione della stessa istanza.
Quali sono i debiti INPS rateizzabili
Possono essere oggetto di una rateizzazione tutti i debiti sorti nei confronti delle gestioni amministrate dall’INPS:
- datori di lavoro con dipendenti;
- lavoratori autonomi (artigiani e commercianti);
- datori di lavoro agricolo con dipendenti;
- lavoratori autonomi agricoli;
- committenti co.co.co. e co.co.pro.;
- professionisti iscritti nella Gestione Separata (legge 8 agosto 1995, n. 335);
- Gestione Dipendenti Pubblici – CPDEL, CPS, CPI, CPUG, CTPS, INADEL, ENPAS, ENPDEP, Cassa unica del credito, ENAM;
- lavoratori dello spettacolo;
- sportivi professionisti.
Come funziona
La rateizzazione dei debiti INPS può essere concessa dall’ente previdenziale fino a un massimo di 24 rate. Al debitore è però permessa la facoltà di chiedere all’INPS il prolungamento della rateizzazione fino a 36 rate, se il mancato o ritardato pagamento dei contributi e delle sanzioni è dipeso da alcune particolari situazioni come:- calamità naturali,
- procedure concorsuali,
- carenza temporanea di liquidità a causa del ritardato introito di crediti nei confronti di Stato ed enti pubblici,
- crisi aziendale, riorganizzazione, ristrutturazione e riconversione aziendale,
- trasmissione di debiti contributivi agli eredi,
- carenza di liquidità finanziaria legata a difficoltà economico – sociali, territoriali o settoriali.
È anche prevista la possibilità di prolungare fino a 60 rate il piano, se vi è oggettiva incertezza dell’obbligo contributivo o fatto doloso di un terzo.
La consulenza di un professionista
Quella della rateizzazione non è certamente l’unica strada che il debitore potrebbe intraprendere per poter risolvere la propria condizione di criticità finanziaria.
Proprio per questo motivo, il nostro consiglio è quello di parlare della propria condizione con un professionista nella gestione dei debiti. Un consulente che, dopo aver esaminato lo scenario economico, finanziario e patrimoniale del debitore, possa accompagnarlo verso il miglior percorso di uscita dai propri debiti, verso INPS o altri creditori / enti.
Una scelta consapevole, che suggeriamo tutti i soggetti interessati di adottare il prima possibile. Ricordiamo infatti come la tempestività nell’adottare tali soluzioni sia spesso decisiva per potersi riservare un più ampio ventaglio di soluzioni della propria crisi da sovraindebitamento, e come sia dunque utile rompere ogni indugio il prima possibile, al fine di riprendere in mano il proprio destino finanziario il prima possibile.