Troppi debiti con cui avere a che fare? Alla ricerca di una soluzione per poter uscire dal sovraindebitamento e riprendere il controllo della propria vita?
Ebbene, la condizione di avere troppi debiti sul proprio bilancio familiare non è certo nuova. In tempi di difficoltà economiche, quali quelli che da oltre 10 anni riguardano (anche) il nostro Paese, sono sempre di più le famiglie che hanno dovuto contrarre dei debiti per il soddisfacimento delle proprie esigenze.
Ad ogni modo, l’indebitamento non è necessariamente negativo. A rappresentare un problema è, tuttavia, la condizione che riguarda tutti coloro che non riescono a rispettare i pagamenti perché sono stati interessati da altre difficoltà. Si pensi alla perdita del posto di lavoro. A, magari, a una spesa improvvisa e imprevista che ha mandato all’aria il bilancio familiare.
Che fare, in questi casi?
La legge che cancella i troppi debiti
Non tutti sanno che da qualche tempo nel nostro ordinamento esiste una vera e propria legge che cancella i troppi debiti.
Un provvedimento introdotto con la legge n. 3/2012, che apre le porte all’esdebitazione (appunto, la cancellazione dei debiti) anche per i consumatori, ovvero per quelle persone fisiche che hanno contratto dei debiti al di fuori delle proprie esigenze professionali.
L’obiettivo della legge è chiaro: permettere al debitore di trovare un’intesa dinanzi al giudice, e far fronte così ai propri debiti nel migliore dei modi. Insomma, un’uscita dalla crisi in maniera sostenibile, in linea con le proprie effettive possibilità, per poter riprendere in mano la propria vita.
Quando si può usare la procedura sulla crisi
Posso ricorrere alla legge cancella debiti tutti quei soggetti che hanno contratto dei debiti che non riescono più a restituire. Deve dunque essere presente una condizione di sovraindebitamento, non determinata da un comportamento poco “saggio” da parte del consumatore.
Nel caso in cui siano presenti i presupposti, il debitore potrà allora accedere a una delle procedure previste dalla legge, come:
- il piano del consumatore, riservato alle persone fisiche, per poter omologare un programma di rimborso dei debiti senza dover necessariamente ottenere l’assenso dei creditori;
- l’accordo con i creditori che rappresentino almeno il 60% delle proprie passività;
- la liquidazione del patrimonio, il cui destinato dovrà essere evidentemente indirizzato al soddisfacimento dei creditori.
Si tratta di tre procedure molto ampie, liberamente personalizzabili nei contenuti, che il debitore potrebbe abbracciare per uscire una volta per tutte dalla propria condizione di avere troppi debiti. Ma come?
Considerata la ricchezza di alternative, il nostro suggerimento non può che essere quello di ricorrere all’aiuto di un professionista che possa accompagnare il debitore nella gestione dei propri debiti. In questo modo, dopo un’attenta valutazione della propria situazione economica, finanziaria e patrimoniale, sarà possibile individuare in modo più consapevole il percorso di risoluzione dalle proprie difficoltà.
Una scelta oculata e vantaggiosa, che val la pena prendere subito in considerazione!