Una società di recupero crediti che perseguita? I creditori che si fanno sempre più insistenti? Le rate dei finanziamenti che continuano ad accumularsi? Sono situazioni molto fastidiose e stressanti che, probabilmente, fanno sorgere in ben più di qualche debitore l’idea di cercare soluzioni su come non pagare i debiti.
Ma è davvero possibile scoprire come non pagare i debiti?
In realtà, è possibile arrivare a una soluzione del proprio sovraindebitamento in qualsiasi momento, e in modo pratico e conveniente. Diventa però importante sapere come muoversi correttamente, in maniera tale da far valere i propri diritti e scegliere il modo migliore per gestire le proprie passività.
Cerchiamo di saperne di più!
Come non pagare i debiti in caso di sovraindebitamento
Chi è già finito in una condizione di sovraindebitamento, deve fare una cosa: non cedere alle pressioni, evitando di affrettarsi ad effettuare un pagamento nel momento in cui un creditore “urla” di più degli altri. Meglio invece evitare di prendere impegni, promettere pagamenti o fornire informazioni “riservate”, che poi il creditore potrebbe utilizzare in seguito, a suo favore.Intanto, è bene raccogliere contratti e documenti dei propri prestiti e copie delle comunicazioni con i creditori. Bene anche recuperare ogni indicazione che potrebbe aiutare a ricostruire correttamente la genesi e lo sviluppo dei propri rapporti finanziari.
Quindi, occorre sempre informarsi su quali siano i propri diritti e su come esercitarli. Per far ciò, però, la cosa migliore è quella di contattare un consulente professionista nella gestione dei debiti. Un consulente che possa aiutare il debitore nell’individuare quali sono le difese più opportune e concrete da assumere per la risoluzione di ogni pregiudizio, e accompagnarlo così nell’individuazione della migliore soluzione finanziaria.
La legge sul sovraindebitamento
Una delle principali strade risolutorie agli occhi di tutti coloro i quali devono fronteggiare una mole eccessiva di debiti rispetto a quanto sono effettivamente in grado di ripagare è quella della legge sul sovraindebitamento.
Introdotta nel nostro ordinamento con la legge n. 3/2012, il provvedimento – ribattezzato anche come legge salva-suicidi – prevede tre distinte procedure che il debitore è libero di analizzare, valutare e personalizzare, arrivando così alla definizione del miglior percorso di risoluzione dei propri “troppi debiti”:
- il piano del consumatore, riservato ai debitori persone fisiche che hanno contratto debiti per scopi personali e non professionali;
- l’accordo con i creditori che rappresentino almeno il 60% delle proprie posizioni debitorie;
- la liquidazione del patrimonio, spesso utilizzata se le prime due strade appena accennate non hanno prodotto i risultati sperati.
Come abbiamo già anticipato, le procedure di cui sopra sono completamente configurabili su misura del debitore. E, come nel caso del piano del consumatore, non necessitano nemmeno dell’accordo con i creditori.
Dunque, tre ipotesi di riequilibrio della propria situazione economica che consigliamo di valutare in compagnia di un professionista. Per scoprire che, in fondo, riappropriarsi del proprio destino finanziario non è mai stato così semplice!