Chi sono i cattivi pagatori? Quando, come e perché lo si diventa? Domande frequenti meritano risposte chiare… integrate anche dal comprendere come si possa uscire da tale condizione, secondo le procedure previste dalla legge!
Quando si diventa cattivi pagatori
Iniziamo con il ricordare che i cattivi pagatori sono coloro che sono inadempienti dinanzi agli obblighi contrattuali. In termini più chiari, è cattivo pagatore colui che non paga le proprie rate, o le paga in ritardo.
In questo caso le banche sono portate a segnalare il cattivo pagatore in sistemi informativi che contengono tutte le informazioni sui richiedenti credito, ovvero delle banche dati in cui sono inseriti i soggetti la cui affidabilità finanziaria non è particolarmente elevata.
Nel nostro Paese, i principali sistemi informativi sono sia pubblici che privati:
- la Banca d’Italia dispone di una propria Centrale Rischi;
- diversi operatori privati hanno creati le proprie centrali rischi o, meglio, i Sistemi di Informazioni Creditizie (come Crif o Cerved).
Detto ciò, ricordiamo anche che ogni banca dati ha il suo funzionamento. Per esempio, la segnalazione ai Sistemi di Informazioni Creditizie avviene generalmente quando il ritardo nel pagamento della rata si prolunga per oltre due mesi consecutivi (o per più di due rate pagate in ritardo).
Purtroppo, questa segnalazione è piuttosto duratura:
- la morosità di due rate e poi sanata segnala il cattivo pagatore per dodici mesi dalla data di registrazione;
- la morosità superiore a due rate e poi sanata segnala il cattivo pagatore per ventiquattro mesi dalla data di regolarizzazione;
- le morosità mai sanate rimangono visibili per trentasei mesi dalla scadenza contrattuale o dall’ultimo aggiornato.
Come risolvere il proprio sovraindebitamento
Chiarito quanto sopra, ne deriva che per poter essere cancellato dalla lista dei cattivi pagatori in tempi rapidi, è necessario:
- regolarizzare la propria situazione debitoria;
- ottenere l’esdebitazione e/o pazientare fino alla decorrenza dei termini suddetti.
Considerato che il tutto avviene all’interno di periodi di tempo non particolarmente brevi (ma inferiori a quanto si possa immaginare!) il nostro consiglio non può che essere quello di condividere la propria situazione con un professionista nella gestione della crisi da sovraindebitamento, che potrà discutere con il debitore delle soluzioni più efficaci per poter arrivare alla regolarizzazione delle proprie passività, come:
- il piano del consumatore,
- l’accordo con i creditori,
- la liquidazione del patrimonio.
Intuibilmente, prima si ricorrerà a questa forma di consulenza, e prima ci si potrà liberare dai debiti in eccesso!