Quando le rate da pagare sono troppe, cercare un aiuto debiti è certamente il passo obbligato per quel debitore che desideri riappropriarsi della propria vita.
Essere sovraindebitati significa infatti non solamente non poter ripagare più puntualmente le proprie scadenze, ma vivere in una condizione di costante ansia e incertezza, determinata dal non poter prevedere quel che accadrà.
Dunque, chi ritiene di avere troppe rate da pagare rispetto alla propria condizione economica, farebbe bene a non sottovalutare tale scenario. Meglio invece cercare tempestivamente un aiuto debiti professionale, che possa individuare le migliori soluzioni contro le conseguenze da sovraindebitamento.
Aiuto debiti e pagamento delle passività
Chi si rivolge a un servizio di aiuto debiti può ad esempio beneficiare di un servizio di attenta valutazione della propria condizione finanziaria.
I professionisti nella gestione dei debiti potranno infatti accedere alle centrali rischi e a tutte le banche dati per poter scattare una fotografia del presente del debitore. E, secondariamente, progettare insieme a lui il futuro.
Le strade per la risoluzione delle condizioni di sovraindebitamento sono infatti numerose, e ciascuna merita di essere valutata con attenzione. Si pensi a:
- saldo e stralcio dei debiti con il pubblico e il privato;
- accesso alle procedure di cui alla legge 3/2012 (legge salva suicidi);
- rinegoziazioni dei debiti con i creditori;
- valutazione della correttezza formale e sostanziale delle relazioni con i creditori.
L’elenco delle potenziali azioni potrebbe evidentemente durare ancora a lungo. Una cosa è però certa: chi vuole uscire da condizioni di eccessivo indebitamento farebbe bene a rompere ogni indugio. Trovare un aiuto debiti professionale ed esperto costituisce certamente il primo passo verso la libertà finanziaria!
La legge sul sovraindebitamento
Dei tanti provvedimenti che il debitore potrebbe attivare per poter risolvere la propria condizione di sovraindebitamento, quelli previsto dalla già citata legge n. 3/2012 sono sicuramente i più interessanti.
Con tale legge, infatti, il legislatore ha introdotto diverse procedure di risoluzione della crisi, come:
- il piano del consumatore, che permette al debitore di poter ripagare i propri debiti compatibilmente alle proprie possibilità. Non è nemmeno necessario ottenere un esplicito assenso dei creditori;
- l’accordo con i creditori che rappresentano almeno il 60% dei propri debiti;
- la liquidazione del patrimonio, il cui ricavato andrà a soddisfacimento dei creditori.
Si tratta, come intuibile, di tre procedure distinte e liberamente configurabili. Dei percorsi guidati, verso la risoluzione della propria condizione di sovraindebitamento, che con l’omologazione del tribunale otterranno una ancora maggiore forza.
In aggiunta a quanto sopra, il debitore che avrà correttamente portato a compimento quanto concordato potrà ottenere l’esdebitazione. Con la cancellazione dei debiti che non è riuscito a pagare, potrà dunque riappropriarsi della propria libertà economico finanziario, “pulendo” il proprio nominativo dalle principali banche dati, e – non essendo più qualificabile come cattivo pagatore – potendo nuovamente accedere al mono del credito.