L’istanza sovraindebitamento è la richiesta con la quale il debitore domanda al tribunale ordinario competente per territorio, di poter avere accesso alla composizione della crisi da sovraindebitamento. Si tratta di un passo formale importante, attraverso cui si fornisce il via alla procedura di risoluzione delle difficoltà con ricorso alla legge n. 3/2012 per i soggetti non fallibili.
Ma quali sono i contenuti di questa istanza? Che cosa deve contenere l’istanza di sovraindebitamento? E perché è molto importante, in questa fase e nelle successive, farsi assistere da un professionista del settore?
Le premesse dell’Istanza sovraindebitamento
Fermo restando che la compilazione dell’istanza da sovraindebitamento non potrà che essere attentamente formulata da un professionista nella gestione dei debiti, al quale il debitore dovrà ricorrere, non possiamo che sottolineare come la prima parte del contenuto dell’istanza sia legata alle premesse necessarie per poter dimostrare di poter avviare la procedura con regolarità e consapevolezza.
Pertanto, il debitore dovrà innanzitutto identificarsi con i propri dati personali, e dovrà specificare altresì di disporre di tutti i requisiti soggettivi, affermando ad esempio di non essere soggetto alle procedure concorsuali o di non aver mai fatto ricorso, nei precedenti tre anni, alla procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento.
I redditi, il patrimonio e debiti
Una volta completata la parte delle premesse, nella quale – come sopra abbiamo brevemente accennato – occorrerà cercare di condividere con il tribunale la situazione reddituale e debitoria.
Per quanto attiene la situazione reddituale, occorre specificare la propria condizione lavorativa, indicando il datore di lavoro e la qualifica. Troverà inoltre spazio anche la propria situazione patrimoniale, con indicazione dei beni immobili eventualmente disponibili.
Per quanto invece concerne quella debitoria, ci si riferisce alla necessità di indicare quali siano le posizioni passive, e nei confronti di quali creditori. E’ evidentemente necessario indicare a quanto ammontino i debiti, quali siano le scadenze e per quali motivazioni siano stati contratti gli stessi debiti.
Il piano del consumatore
Infine, si giungerà alla proposta del piano del consumatore. Il piano è un accordo con il quale il debitore spiega come ripagare i propri crediti nei limiti delle proprie possibilità. Al termine del programma dei pagamenti, potrà accedere all’esdebitazione, ovvero alla liberazione dai debiti contratti.
Chiarito ciò, appare evidente che il debitore non potrà che procedere lungo questo percorso mediante una consulenza di un professionista nella gestione dei debiti. Solamente il consulente potrà infatti permettere al debitore di poter pianificare con attenzione quali siano le effettive proposte da formulare. E potrà così accompagnarlo nell’omologazione del piano e nella sua esecuzione.
Una presenza evidentemente fondamentale per potersi assicurare le migliori soddisfazioni da questa procedura, e che risulta essere essenziale chiamare in causa il prima possibile, considerato che proprio la tempestività di azione è un elemento importantissimo per potersi ritagliare le migliori opportunità di risoluzione delle proprie difficoltà.