Molte persone contraggono dei debiti di gioco per poter dare sfogo alla propria passione o, nella peggiore delle ipotesi, a una vera e propria ludopatia.
Ma come si trattano i debiti di gioco? Bisogna pagarli? E come se ne esce?
Debiti di gioco, come non pagarli
In realtà, il tema è molto più complesso di quanto si possa immaginare e, proprio per questo motivo, consigliamo tutti coloro che fossero interessati da tale fenomeno a ricorrere subito alla consulenza di un esperto.
In linea di massima i debiti di gioco non necessitano di essere pagati. Sebbene possa sembrare strano, in realtà per legge il giocatore non è tenuto ad adempiere a tale obbligazione, con la conseguenza che di norma i debiti di gioco vengono pagati per dovere “morale”.
Insomma, sia che si tratti di un debito da gioco verso un amico o un conoscente, sia che si tratti di un debito da gioco verso un altro soggetto, il debitore non è obbligato a ripagarli.
Debiti di gioco e obbligazioni naturali
Ma perché i debiti di gioco non devono essere ripagati, almeno sotto il profilo legale?È abbastanza semplice: tali debiti possono infatti essere ricondotti all’interno della macrocategoria che il legislatore del codice civile definisce essere quella delle obbligazioni naturali. Ma andiamo con ordine.
Il debito di gioco è una passività, una somma di denaro, o altro bene, che un partecipante deve all’altro a seguito di un’attività ludica. In cambio, vi è una “scommessa”: la promessa di corrispondere a chi effettua in modo corretto una previsione una determinata somma di denaro, o altro bene.
Ebbene, la nostra legge inserisce gli istituti del gioco e della scommessa in una norma di carattere generale, ex art. 1933 c.c. In questo caso, se si tratta di giochi e scommesse non proibiti, in capo al vincitore è prevista la non coercibilità del pagamento del debito. Dal canto suo, il perdente non può pretendere la restituzione di quanto ha eventualmente pagato.
Insomma, per quanto concerne le obbligazioni naturali:
- non si può richiedere in giudizio l’adempimento;
- chi spontaneamente vi ha dato esecuzione, non può pretendere la restituzione di ciò che ha versato, poiché non vi è un obbligo giuridico.
Richiedere una consulenza
Il tema è tuttavia piuttosto complesso e ricco di sfaccettature, difficilmente sintetizzabili in poche righe.
È per questo motivo che il nostro consiglio, diretto a chi ha debiti di gioco, è quello di domandare una specifica consulenza a un professionista che possa esaminare la specifica situazione, e fornire ogni suggerimento concreto per poter risolvere eventuali disguidi.
Nelle more è altresì importante non effettuare alcun pagamento. Come abbiamo visto, è molto probabile che i debiti di gioco possano essere inquadrati come obbligazioni naturali, con le conseguenze sopra riassunte.