Chi si avvicina alle opportunità concesse dal saldo e stralcio si domanda spesso quale possa essere la percentuale sul debito che deve pagare per poter regolarizzare la propria posizione.
Come noto, infatti, con il saldo e stralcio il debitore si impegna a pagare un importo inferiore a quanto dovuto, liberandosi così dalle eventuali liti sorte per le proprie esposizioni debitorie.
Ma quale è la percentuale del saldo e stralcio? Quanto si deve pagare al creditore per poter ripristinare una situazione di regolarità?
Saldo e stralcio Percentuale
La legge che ammette il ricorso al saldo e stralcio è cambiata più volte nel corso degli anni, rendendo difficile rendere omogeneo questo tema.
L’ultima legge di Bilancio ha ad esempio introdotto una norma che ha consentito di stralciare le cartelle esattoriali, pagando un importo che è compreso tra il 16 e il 35% del valore del debito, oltre all’azzeramento della sanzione prevista dalla cartella.
Sul debito originario e sugli interessi bisogna invece corrispondere una percentuale del saldo e stralcio variabile a seconda del proprio ISEE familiare, ovvero ISEE:- fino a 8.500 euro -> 16% del (debito + interessi);
- da 8.500 euro a 12.500 euro -> 20% del (debito + interessi);
- da 12.500 euro a 20.000 euro -> 35% del (debito + interessi).
Richiedere una consulenza specifica
Ad ogni modo, al fine di poter individuare le migliori opportunità in tema, è fondamentale cercare di ottenere una consulenza specifica sul saldo e stralcio percentuale, che possa permettere di:
- comprendere quali siano le attuali regole sulla percentuale del saldo e stralcio, considerando che la normativa cambia frequentemente;
- verificare le soluzioni alternative al saldo e stralcio, soprattutto se non si rispettano i requisiti previsti dalla normativa (ad esempio, per ISEE familiare superiore a 20.000 euro);
- ottenere la necessaria assistenza per la compilazione di domanda di adesione al saldo e stralcio.
Saldo e stralcio per debiti privati
Si tenga anche conto che quanto definito come saldo e stralcio è riferibile a quanto previsto dalla legge di Bilancio sui debiti fiscali e previdenziali.
Niente tuttavia vieta al debitore di cercare una soluzione similare in caso di debiti privati. Si pensi ai debiti che si sono contratti nei confronti della propria banca, della finanziaria, del fornitore, e così via.
Anche in questo caso, con la consulenza di un professionista, sarà possibile proporre al creditore una bozza di accordo che preveda lo stralcio di una buona parte del debito.
In questo modo sarà possibile alleggerire la propria posizione finanziaria, rinegoziare le condizioni del debito e permettere al creditore di poter ottenere un soddisfacimento delle proprie pretese che, in caso contrario, sarebbe più difficile o oneroso ottenere.
Una proposta che per poter massimizzare i benefici non può che coinvolgere un consulente. Un professionista qualificato potrà accompagnare il debitore, passo dopo passo, al compimento di ogni procedura utile per la definizione della propria posizione.